Monthly Archives: Giugno 2010

Raccontami una favola

Volante con le sirene il caffè o le galere strapiene. Qualsiasi motivo qui non si chiude occhio. Mi sembra mezzogiorno ma mezzanotte è passata da troppo. Devo fare qualcosa. Giro e rigiro. Apro e chiudo. Be non  c’è altro da fare mi dispiace per il tuo riposo ma non posso stare qui tranquilla immobile a non dire o non far nulla: socializzare l’insonnia. Ora raccontami una stella cancellata dalle luci cittadine fra queste mura subaffittate. Sarà la sabbia o la primavera fra i capelli o gli intestini indecenti. Inventati qualcosa che consoli il mio sonno. So che non conosci qualcuno che è vissuto per sempre o insieme o felice o contento. Poi per  carità di principi azzurri non ne abbiamo bisogno teniamoci solo il cavallo e la magia della strega cattiva. Ma sono stanca e voglio farla finita con questa giornata che mi ha consumato le ossa ma non la vista. Dai, sforzati che se ci pensi qualcosa di bello la tiri fuori. Oppure inventa. Ottomila palestine  possibili colori mischiati senza sangue. Ulivi. Com’era la storia degli israeliani soldati e pacifisti? No, no non aiuta sicuramente a tranquillizzarmi … dai allora parla di noi, di quella sera che ero un po’ triste avevamo solo pochi soldi e vodka scadente/scaduta e….
 
 
 
 
 
Poi ti sei sentita male. Il giorno dopo abbiamo riso e l’indomani anche. E così per molti mesi. Che ridere se ripenso a come …. Ah ma dormi già.