Monthly Archives: Luglio 2011

Vicino alle pasticcerie

Immaginavo di stringerti forte come fanno i ragazzini fuori dalle scuole ogni tanto, anche con 40 gradi, senza vergogna per esser grandi, si baciano e chissà altro, per l’età. Se trovo quello che ha raccontato questa stronzata d’essere grandi. Grandi per capire per avere più problemi anche quelli che non sono tuoi. Uno straccio. Pregna di altro che non sono io. Problemi tuoi. Perché sei santa puttana madre domestica: dare un servizio. Non capisco. Ogni volta dico di si. Volevo essere via anche se era per farti soffrire. non esserci. Tremavi ti consolavo mi lasciavi la mano appena tutto era passato. Svanivi come i profumi dei dolci, rapido e agonizzante. Come le madri con i figli come ciondolare leggera su fiducie mai problematizzate e poi cadere. Come nei sogni, come quando ti svegli. Hai i miei capelli lunghissimi fra i denti come i nostri menti che si incastrano sulle spalle che è un buon motivo per alzarci tardissimo e inventare scuse per i nostri appuntamenti andati a male.