Monthly Archives: Dicembre 2011

Periferia

Chi vive in pianura padana vive tre anni. Noi due sempre a perder tempo. Tutto tempo perso senza vederci. Chissà quanto anni abbiamo buttato. Ci rimane solo qualche risveglio, tutto venduto alla speranza di vivere, di darci un senso, di salare un po’ la solita minestra. Al di là delle pedonalizzazioni del centro i suoi santi caduti dal cielo per le bestemmie poco comprese per le tue ansie poco visibili. E mi svegli la notte tirandomi i piedi come gli spiriti. Ogni tanto dimentico che siamo atei. Che non riesci a dormire per cose che devono succedere. E poco ti preoccupi delle cose già successe come il mio lavoro di merda che se non la smetto di contagio la stanchezza. Ma dormiamo poco e male ma ogni tanto senza esagerare. Con le scarpe allacciate la luce accesa con le mie braccia pesantissime su di te . E quei strani dolori che mi vengono ogni tanto. Tutti su di te. Sdraiati straziati addormentati. Una casa piccolissima. Non potevi immaginare delle stanze così indecenti e degli affitti così crudeli. Peggio dei padroni. Il cellulare squillava le mie eterne amiche reclamavano sabati sera fra noi da non regalare alle parole scritte, lette, ascoltate dibattute. I fari delle macchine velocissimi su di noi ci accarezzavano senza esser invadenti. E non abitavamo neanche sui viali. Ogni domenica vorrei svegliarmi in questa strada. E magari chissà altro. La spesa le colazioni i parcheggi. I tossici la piazza i cinesi fortissimi a pallacanestro ma mai quanto i lituani. Le mamme con il velo i bimbi che parlano qualsiasi lingua. A casa non ci sto mai. Quando torno mi sembra di esser stata via per anni. Sarebbe più semplice se mi mancassi solo tu.