Finire, almeno un po’.

Ero riuscita a tornare, finalmente tornerà tutto uguale, tutto senza casini, i mie deliri, i miei sbagli, avevi ragione tu te lo giuro. Nella città che meglio indossavi ritornavo e questa volta senza ingombrare, te lo posso assicurare. Ti vedo ovunque, con tutte le tue cose, le tue parole, le tue lotte. Appena vedo un corteo mi metto a tremare, se sento una canzone che ti piace, se vedo un ristorante cinese. Adesso riprendiamo andrà bene, vedrai. Mi metterò vicino a te e ti guarderò senza disturbare. Sei bellissima con i capelli nuovi, con tutte le cose imbarazzanti che dici senza decenza, con tutto il rossetto sbavato. Ho pensato che un giorno ho ritrovato una cosa nel mio ultimo trasloco, e che era solo una delle tante volte che mi tornavi in mente. Tornerà tutto a posto. Poi finalmente ti ho vista, mi è venuto da piangere, singhiozzavo come una cretina. Avrei voluto stringerti per tutto questo tempo per tutto questo tempo non immaginavo tutto questo. Eri bellissima, sempre vestita bene fino a un certo punto, sempre con cose interessanti fino a un certo punto. E tutte le tue amiche, e tutti i tuoi amici, e tutti i tuoi amanti. Allora sono scappata, mi sono venuti in mente tutti i pezzetti della vita che ti ho rovinata, cercavo di ricucirli cadevano, come ho potuto non ascoltarti mai abbastanza? Pensavo sarebbe bastato tornare qui, far finta di incontrati per caso, parlare del tempo, ballare vicino, anche questo casualmente per finta. Volevo tornare indietro, eri troppo bella per riuscirci. Siamo a un passo e mi sembra una voragine.


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