Reparto maternità

Non so chi morirà prima di cancro o di strada. Guardiamo i tramonti al mare e ci chiediamo se sono modificati geneticamente o possiamo ancora fidarci. Le stagioni hanno disertato da un po’.
Siamo nati nell’anno dell’intifada.
Quando ho un orgasmo di fronte a te o con te solitamente piango . All’inizio cercavi di consolarmi poi ridevamo . Poi avevamo fame. I nodi dei miei capelli fosforescenti districati  con teorie bizzarre sugli anni di piombo. Quante salite sgretolate sotto i piedi e le pietroline  vanno in su. Sarà il caldo.
Consolo i tuoi dubbi sull’infedeltà poco prima di appannare i vetri della tua macchina sempre nuova. Io a mala pena prendo il tram. Non abbiamo un* fidanzat* a cui siamo rimasti fedeli. I pensieri inutili sull’identità dei nostri sguardi che intanto ai tuoi pranzi di natale non verrò mai. Che tanto sarò io ad aggiustarti la cravatta alle tue nozze: ti sposerai in comune per farmi un mezzofavore;  in chiesa per testimoniare ci sarei venuta nuda e avrei rovinato milioni di dollari di festeggiamenti. Lei sarà bellissima tutta di fiorellini vestita e più faccio l’amore con te più le voglio bene. Prima di vederti votare centro sinistra riceverai le mie cartoline dai confini di stato che cercherò di  cancellare da tutte le cartine, così cambierai idea e prenoterai un viaggio per l’87  in prima classe. Io sarò sempre spettinata tu avrai sempre la camicia stirata. La ritroverai accartocciata fra le mie cartacce e agendine.
Immaginiamo i tuoi viaggi d’affari dirottati per venirmi a trovare in qualche buco di Beirut o di Oslo dove lavorerò per non mettere nulla da parte e studiare cose che il mondo dei buoni ci vuole nascondere. A fumare come se i km saranno sempre gli stessi. 
Ci nutriamo solo di plastica.
E non siamo liberi.
Il tempo ci scorre fra le mani con una lentezza drammatica e ci sentiamo sempre piccoli con sogni troppo ingombranti.
Sono le nostre giornate in endecasillabi che non vogliamo parafrasare.
Siamo nati nell’anno dell’intifada.
Siamo nati nell’anno dell’intifada.
Sarà per questo che siamo inconsolabili. 
Sarà per questo che abbiamo così tanta voglia di piangere.
Sarà per questo che  profumiamo d’arancia e limone.

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