Auto-reverse

Ingoiando il solito catrame con la macchina non mia spesso mi ritrovo con una cassetta:compilation dance anni 90.
Parte così senza preavviso.Non riesco a levarla.
Lobotomizzante. Ripetitivo. Angosciante.
In  poche parole :tamarro.
Colonizza i timpani e  non guardo nessun punto con un brivido masochista e fastidioso che ti fa muovere la testa.
Come quando ti ritrovi con in mano quel cazzo di caffè con una bustina e mezzo in quel cazzo di caffè.Lo stesso da troppo tempo tanto da notare quando le cameriere sono innamorate. Quando inneschi un gioco di sguardi con le telecamere: capisci che il problema di sicurezza ce l’hanno loro, ma non fai nulla.
Una ripetitività disarmante ma calda.
Un tepore assassino.
Il biondo platino con la ricrescita nera : lo guardi ,non compri la tinta e non ti rapi a zero.
Lobotomizzante. Ripetitivo. Angosciante.
Poi capisco.
Guardo le manine del mangianastri. Faccio finta di niente ma lo guardo ancora e ancora.
Tic nervoso : strada-mangianastri-mangianastri-strada.
Vaffanculo hit mania dance ’97!
Prendo la cassetta e i vari fili messi  bene dal solito amico che di queste cose se ne intende  e lancio tutto  fuori dal finestrino.
Inchiodo e con una ferocia futurista mi avvento sopra quell’avanzo di gioventù paterna.
Vaffanculo Alexia . Vaffanculo Gigi d’ Agostino . Vaffanculo Eiffel65.
Non ci sarà  un luminosissimo lettore mp3 con dvd integrato e collegamento ai social network per auto.
 
 
Meglio cantare ed improvvisare coreografie ai semafori.
 

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