Austriaci

Come bombardata. Tra sabato mattina e domenica notte sembra esserci un fuso orario di quelli che non devi dormire o mangiare per un giorno intero. Non c’è proprio nulla nella piazza con un sacco di O, solo il giallo delle giraffe urbane. Sembrava la scena di un film western abbandonato e noi gli attori che avevano sbagliato set. Tutto incantato. Solo l’aria dalle nostre bocche dava segni di vita e i tuoi meravigliosi denti mi facevano compagnia. Quasi dieci anni senza pedali e tu avevi l’unica bicicletta non rubata, anche se eri contro la proprietà privata. Dio che freddo! Le ossa martellate. Ma la città di notte cambia faccia e mi hai donato qualche km per rifarle il trucco. La piccola venezia,un livido enorme. Non c’era proprio niente in quella piazza e stavamo per arrivare a casa. Ci siamo capitati senza saperlo. Senza saperlo era un po’ tutta la sera. Tutto fermo. Un incantesimo che dal nulla prende forma su di noi nella sera più romantica che si potesse immaginare .Ti dissi che non avrei potuto dimenticarla. Poi in quella piazza che non aveva niente, passò un camion  e dei piccoli uomini scesero per nascondere quello che questa maledetta città non mangia. Piccoli piccoli mettono le mani in ciò che non vogliamo. Hanno in mano le nostre vite. I vestiti salati arrugginivano la catena . Il niente è più reale di quel che finge.


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