Ritrovami

Ti sveglierò ancora una volta nel cuore della notte ,la tua notte perché per me sono le cinque del  pomeriggio e stavo per andare  a giocare giù in strada incuriosita dalle siringhe e dalle cattive persone che non ho mai incontrato. Per te però sono le tre e mezzo e domani devi andare a lavorare. Anche io in verità .E la mia sonnolenza sarà un duro colpo al capitalismo o alle mie tasche visto che mi pagano a ore e fra un po’ a respiri Per chiederti se ti ricordi dove ho messo quel bellissimo pezzo di carta giallo. Farfugli qualcosa tipo un porcodiomatiseirincoglionita. Poi ho sentito il rumore dell’accendino, il tuo funziona sempre al primo colpo. Hai messo subito in chiaro che ho una strana ossessione per la cancelleria, come camminare per tutta la città  per cercare matite commestibili. Quindi con la tua chiarezza nel mettere in chiaro hai chiarito che ogni pezzo di carta per me era bellissimo. Erano sempre le tre e domani dovevi obbedire come me. Allora sollecitando i tuoi ridenti ricordi ti mostravo i quadretti e l’inchiostro che era colato . Blu, era blu. Ti avevo comprato il gelato e io ti ascoltavo e scrivevo qualcosa. Cazzo ma dove è? Te lo ricordi? Non so cosa c’era scritto ed è proprio per questo che voglio recuperarlo. Avevo svuotato tutte le borse e libri e agendine e quaderni che in questi giorni mi porto appresso per sentirmi in compagnia, ma niente. Ero con te  e magari ti ricordi qualche dettaglio che così vado a dormire anche io. Niente. E domani ti devi alzare presto e non rinunci a dirmi che lo sapevo. Ci sveglieremo con la voglia di caffè e sigaretta con l’odore di fumo ancora addosso della sera prima e il ricordo del terribile caffè dopo cena. Nervosi comunque sia . La caffettiera non si è trasferita, imperterrita come una matrigna cattiva ci si attacca. Anche se i quadretti gialli sono molto carini con righe indignate.


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