L’importanza del giornalismo

Ti ricordi quando piovevano cani dai tetti dei circoli anarchici a cui c’eravamo affezionati. I punkabbestia hanno sempre avuto un rapporto strano con il mondo animale, chissà se prima o poi ne faranno una puntata su discovery channel, magari ci intervistano. Quando leggerai il nome dei miei più meno vent’anni  sul giornale on line dove si muore di freddo e non è un modo di dire, in cui si brucia, in cui si vota(no), che trema, altra giornata di lotta, studenti dicono contro contro anche se noi vogliamo andare un po’ più in là. chissà se un po’ mi penserai e ogni volta che qui succederà qualcosa di brutto magari per un nano secondo… e se fosse successo a lei? Chissà se mi pensi. Chissà se quando sfiori qualcosa o qualcuno ti chiedi se sono io. O vorresti che fossi io. Ti faccio squillare il telefono per non farti dimenticare i miei occhi. Dicono che sono grandi ma a me non è mai sembrato. Cerchiamo un ristorante messicano per ballare sui tavoli e far impazzire i camerieri e dopo che ci saremo divertiti abbastanza diremo che era un performance politica solidale contro lo sfruttamento del folklore oltreoceano occidentalizzato e quindi viva la rivoluzione messicana tunisina giapponese caraibica valtellinese interplanetaria lunare. Il medioriente, si mi sono innamorata. Le biciclette fanno l’amore in piazza verdi. E non so che dire mi manca il fiato…


One Response to “L’importanza del giornalismo”

  • paolocc

    Che sei sempre una gran stronzA – però con una grandeA, d’altronde e d’altraparte. Che io inciampo di quando in quando qui, e mi illumini volti, parole e sangue che ti scorre dentro. E vedo poesia dove c’è solo mattone e sanpietrini dimenticati dagli anni ruggenti, troppo tristi per finire la loro corsa su pantere e panzer.
    Secondo me, se tra una moneta che gira in aria per guastare ancora un pò di tempo, e tutto un armadio di sogni impolverati – secondo me, dicevo, se ogni tanto ti sbircio, mi fa bene alla salute.
    E spolvero i sogni e i momenti.
    Grazie D.